L’inquinamento atmosferico causa gravi danni danni anche per quanto riguarda la crescita degli alberi e una nuova ricerca, pubblicata suScience of the Total Environment, lo conferma.
I ricercatori dell’Università di San Paolo hanno infatti dimostrato che gli inquinanti atmosferici della città di San Paolo, considerata la più grande città del Brasile e dunque una di quelle più inquinate, limita la crescita degli alberi, in particolare quelli del genere tipuana, quelli più presenti e caratteristici della città.
Oltre a limitare la crescita degli alberi, l’inquinamento atmosferico limita le azioni principali per noi risultano benefiche come il filtraggio dell’inquinamento tramite l’assorbimento dei metalli dispersi nell’aria, l’assimilazione dell’anidride carbonica, la riduzione dell’effetto “isola di calore” tramite l’attenuazione della radiazione solare, la mitigazione del deflusso delle acque piovane e il controllo dell’umidità.
Le analisi effettuate dai ricercatori hanno infatti dimostrato che negli anni in cui il livello di particolato nell’atmosfera erano più alti, gli alberi crescevano di meno, come riferisce Giuliano Maselli Locosselli, primo autore dello studio.
I ricercatori hanno particolare analizzato l’alberoTipuana tipu, l’unico membro del genereTipuana, un albero che può crescere fino a 30 metri di altezza noto perché ottimo per l’ombra che procura.
Analizzando vari campioni prelevati dagli anelli di crescita di 41 tipuana situati a diverse distanze dalla zona industriale di Capuava a Mauá, un comune dell’area metropolitana di San Paolo, i ricercatori si sono accorti di quanto il fattore relativo all’inquinamento atmosferico influenzasse la crescita di questi alberi.
I metalli e le sostanze chimiche sospese nell’aria vengono infatti assorbite dalla corteccia mentre il particolato si deposita sulle foglie riducendo l’azione della fotosintesi.
Fonti e approfondimenti
- Air pollution affects tree growth in São Paulo | AGÊNCIA FAPESP (IA)
- The role of air pollution and climate on the growth of urban trees – ScienceDirect (IA) (DOI: 10.1016/j.scitotenv.2019.02.291)